The Crown
The Crown, serie televisiva Netflix di genere storico-politico e drammatico, è rivolta a un pubblico vasto, che può essere compreso in una fascia d’età dai quattordici anni in su.
La sceneggiatura è stata affidata a Peter Morgan e la regia a Julian Jarrold; a cura della musica troviamo Rupert Gregson-William; la colonna musicale è articolata in 19 tracce, intitolate The Crown: Season One.
L’episodio preso in esame è il quarto: ‘’Act of God’’ (Atto di Dio) la cui durata è di 58 minuti. L’intera serie è ambientata in Inghilterra ed è registrata a Londra.
Questa serie tratta gli sviluppi che sono avvenuti all’interno della famiglia reale a partire dall’incoronazione della regina Elisabetta II.
Sulla scena del quarto episodio troviamo nelle vesti della regina Claire Foy, per il duca di Edimburgo Matt Smith, Helena Bonham Carter per la principessa Margaret, John Lithgow per Winston Churchill e Venetia Scott che interpreta la segretaria del Primo Ministro.
L’episodio inizia a Londra, che è stata colpita da una calotta di smog dovuta all’inquinamento che causerà numerose vittime; in questa occasione il primo ministro Churchill è attaccato dagli avversari politici e dall’opinione pubblica per la leggerezza decisionale su come trattare il fenomeno che sta creando crescenti disagi al popolo londinese; la situazione è molto tesa perché anche la famiglia reale si trova attaccata dai suoi sudditi.
La narrazione dell’intera serie è esterna: porta lo spettatore alla mera osservazione delle vicende e ad affezionarsi inconsciamente ai vari personaggi nello svolgersi della serie.
La trama si può definire sia orizzontale, quindi che scorre di episodio in episodio, sia verticale, ossia ogni episodio coinvolge lo spettatore in una situazione che egli deve affrontare e risolvere.
Essendo questa una serie storica, non presenta particolari colpi di scena e i vari episodi, che compongono l’intera stagione, sono autoconclusivi, quindi non sono strettamente necessari gli uni agli altri.
La grande attenzione ai dettagli, dalla scelta dei personaggi alla creazione degli abiti di scena, e la realistica ricostruzione degli ambienti danno una perfetta contestualizzazione delle vicende rappresentate. Questi si possono identificare come i suoi punti di forza; tuttavia, il lento scorrimento delle vicende e l’eccessivo soffermarsi su ogni singolo evento dilatando i tempi possono scoraggiare lo spettatore, il quale per contro sicuramente, se intraprende questa visione, la porterà al termine grazie al magnetismo che questa possiede.
Nella serie non c’è un frequente e assiduo utilizzo degli effetti speciali o della computer grafica, in quanto le inquadrature riescono a ricreare perfettamente gli ambienti sempre coerenti con la narrazione.
L’esperto uso della luce fa trasparire maggiormente le emozioni provate dai personaggi creando le giuste atmosfere e coinvolgendo di più lo spettatore.
Con questa serie si è potuto riflettere sulle dinamiche interne alla famiglia reale britannica; questo tema molto spigoloso viene trattato senza giudicare la famiglia, e quindi spiegare la pressione che tutti i giorni essa è costretta a sopportare dovendo sempre apparire perfetta e impeccabile; le relazioni sentimentali o di amicizia sono complicate perché ogni legame viene predefinito per il bene della Corona ma non per le persone che la rappresentano, che devono evitare gli scandali.
L’identità del singolo è fortemente compromessa dal fatto di essere un personaggio di forte rilievo nella società e che al minimo errore, pur soffrendo, debba pensare in primis alla salvaguardia del proprio status sociale.
Questa serie dona diverse sfaccettature di una realtà attuale molto spesso scontata e poco analizzata e l’evoluzione all’interno della storia offre un quadro di miglioramento della situazione nella famiglia reale.
La qualità generale del formato è eccellente, riesce a creare un interesse molto profondo nello spettatore; la qualità educativa non è molto presente in quanto la serie è basata sulla psicologia dei personaggi e tratta solo superficialmente i fatti storici che sono stati inseriti per una migliore comprensione della storia.
Linda Baudone (4E), Beatrice Cassigoli (5E), Veronica Giuliani (5E), Rachele Roversi (4E).