Mare fuori 1
Già il titolo introduce un elemento fondamentale nella serie: il mare, simbolo di speranza e libertà. La vicenda si sviluppa, infatti, all’interno dell’IPM di Napoli, situato a picco sul mare, che dà modo ai giovani rinchiusi di avere uno sguardo sul mondo esterno e di ricordarsi che fuori dal carcere li attendono anche cose belle. La storia inizia quando Carmine – figlio di una delle famiglie di camorristi più potenti di Napoli, ma desideroso di allontanarsi da quel mondo – compie un omicidio in difesa della propria fidanzata. Portato all’IPM, incontra Filippo, un giovane prodigio del pianoforte appartenente a una ricca famiglia di Milano, arrestato dopo che una vacanza tra amici si trasforma in tragedia.
La serie rientra nei generi crime e dramma adolescenziale e tocca varie tematiche: le più rilevanti sono la Camorra e la lealtà verso la famiglia, l’amore e l’amicizia, ma anche la volontà di alcuni giovani di svincolarsi dal sistema distorto in cui sono cresciuti e l’impegno della Direttrice, del Comandante e degli educatori di garantire un futuro migliore a questi ragazzi.
Mare Fuori possiede alcuni punti di forza ma anche di debolezza: se da un lato avere tanti protagonisti può essere un punto a favore per analizzare quante più prospettive possibili, d’altra parte avere così tante sottotrame può risultare ingestibile e il mancato approfondimento di ognuno porta alla creazione di personaggi banali. Mediamente gli attori sono poco convincenti, molti sono poco espressivi e questo contribuisce a rendere alcune scene chiave della serie limitate e poco intense. Un punto di forza della serie è invece la colonna sonora, che trasmette intensità e rispecchia appieno l’ambiente. Inoltre, le canzoni cantate dai ragazzi entrano subito nei cuori di tutti. Un aspetto negativo è il poco realismo della narrazione: all’interno della trama si nota una forzatura nello svolgimento dei fatti e certe scene drammatiche che avrebbero dovuto avere un’intensità maggiore, appaiono invece insipide. La storia è poco approfondita e molti eventi non sono spiegati. Inoltre, la narrazione che viene fatta della Camorra risulta troppo romanzata e non rispecchia del tutto la realtà.
Le tematiche principali sono la crescita personale, dato che i ragazzi si trovano a dover affrontare ogni giorno la dura vita del carcere, la lotta contro la Camorra, poiché la mafia influenza molto le scelte dei giovani, e la lotta alla violenza contro le donne, che appare fin dal primo episodio.
Nella serie vengono messe a confronto più situazioni familiari: da un lato ci sono genitori e fratelli che lottano per aiutare i figli cercando di proteggerli, dall’altro vengono mostrate famiglie camorriste che cercano di vincolare i propri figli a delle loro scelte per un tornaconto personale. Altro tema ricorrente sono le relazioni di amicizia e quelle sentimentali. Tra i ragazzi dell’IPM, si crea un legame solidale e fraterno: si supportano cercando una soluzione insieme, si coalizzano nonostante i momenti conflittuali. In quanto alle relazioni sentimentali, sono presenti momenti di piena complicità e passione alternati a situazioni più complicate e tormentate. Ogni personaggio svolge un percorso di crescita e affronta sfide dettate dall’età e dall’ambiente ostile in cui devono vivere, cercando di raggiungere il proprio obiettivo. Attraverso i flashback vengono mostrate le motivazioni per cui i ragazzi si trovano nella situazione presente, rendendo la storia chiara.
Abbiamo associato alla serie l’obiettivo numero 8 dell’agenda 2030, che promuove una crescita economica duratura, inclusiva e sostenibile, dal momento che i ragazzi sono incoraggiati a intraprendere una vita onesta e lontana dalla criminalità, alla quale sono più inclini data la situazione in cui vivono.
Nonostante la società rappresentata sia negativa, poiché basata essenzialmente su disvalori, Mare Fuori cerca di trasmettere speranza sul futuro, dimostrando che non è mai troppo tardi per cambiare vita e prendere la strada giusta.
Giulia Bedendo, Elena Mariotti, Rebecca Notaro, Rebecca Rossi