CONSIGLIATO DA ORIENTASERIE
Da anni la serie rappresenta uno dei migliori prodotti per la famiglia nel panorama della televisione italiana. Don Matteo, la perpetua Natalina, il sacrestano Pippo e il maresciallo Cecchini costituiscono una vera e propria famiglia che accoglie e accompagna i personaggi, adulti e ragazzi, che passano dalla canonica e dalla ridente cittadina in cui sono ambientate le vicende (Gubbio prima, Spoleto nelle ultime stagioni). Attraverso i casi gialli presenti in ogni puntata vengono affrontate le tematiche più diverse: si parla della società di oggi ma soprattutto delle diverse sfaccettature presenti nei rapporti personali, in famiglia, sul lavoro, a scuola. Lo stesso avviene nelle linee orizzontali, dove i protagonisti si vedono coinvolti in situazioni profonde, soprattutto sentimentali, dove devono prendere decisioni, fare delle scelte, spesso non scontate. Don Matteo, svolgendo il suo ruolo di parroco e di amico, accoglie tutti, ascolta tutti e ha sempre la parola giusta per aprire l’animo umano alla verità e alla bellezza. Tutti i protagonisti sono personaggi positivi, mentre nei casi di puntata, pur essendo presente il tratto giallo legato al genere, non ci si sofferma sulle scene violente e il linguaggio si mantiene generalmente pulito e rispettoso. La serie presenta numerosi spunti educativi che si prestano al dialogo famigliare, e tenta di mettere sempre in luce i punti di vista positivi, sulle relazioni e sulle problematiche attuali, spesso molto controverse.
Don Matteo da vent’anni occupa uno spazio privilegiato nella televisione italiana e nel cuore degli spettatori. Il personaggio si ispira alla nota figura di Padre Brown nei famosi romanzi di Chesterton e il format ha una struttura ormai rodata da anni. Ogni puntata ha un caso giallo che viene introdotto nelle prime scene. Può essere una truffa, un rapimento, una rapina, un omicidio, ecc. Ormai sono state raccontate le storie più diverse, sempre più spesso ispirate a fatti e situazioni di cronaca. Il capitano dei carabinieri, negli anni interpretato da diversi attori, indaga sul caso insieme al maresciallo Cecchini (Nino Frassica). Don Matteo, in un modo o nell’altro, rimane sempre coinvolto nelle indagini, o perché ci si ritrova suo malgrado o perché è il maresciallo, suo fedele amico, a chiedere il suo aiuto. Nel corso degli episodi vengono interrogati diversi sospettati, e spesso le indagini dei carabinieri finirebbero nel nulla se non fosse il prete ad avere sempre un’illuminazione preziosa per risolvere il caso. Don Matteo non è mai spinto a intervenire da un puro interesse investigativo, ma dalla passione per gli uomini. Tutti, vittime e carnefici, sono per lui persone preziose, da aiutare, sostenere e, quando possibile, ricondurre a Dio. Rispettando la libertà di ognuno, senza essere pedante né invadente, Don Matteo riesce a muovere anche i cuori più induriti, aiutando ciascuno a capire che c’è sempre una possibilità per ricominciare.
In Don Matteo c’è spazio anche per tanta commedia e per i buoni sentimenti. La canonica è infatti abitata dalla perpetua e dal sacrestano, buffi personaggi che, insieme al maresciallo Cecchini, portano sempre il buonumore, alleggerendo la tensione della linea gialla. Le storie d’amore, invece, introdotte ormai da più della metà delle stagioni, sono riservate prevalentemente al capitano (o alla capitana nell’ultimo periodo), e ai diversi personaggi di contorno. Cecchini è sempre pronto ad impicciarsi negli affari del suo superiore e questo accresce ulteriormente l’ingrediente comico.
Nei gialli e nella commedia si affrontano le situazioni più disparate, mai raccontate in maniera fredda, ma sempre attraverso la vita, spesso complicata, di persone semplici. I problemi profondi dell’animo umano, quelli lavorativi, familiari, sociali, forniscono numerosi e preziosissimi spunti per la riflessione personale e in famiglia.
L’introduzione di alcuni ragazzi, all’interno della canonica e nella scuola cittadina, ha inoltre aiutato ad aggiungere contenuti relativi agli adolescenti: i difficili rapporti con i coetanei, la ricerca di sé, il rapporto con i genitori, la tecnologia, le droghe e tante altre tematiche che in passato non erano ancora state adeguatamente affrontate.
Nella dodicesima serie, composta da 10 puntate, sullo sfondo dei dieci comandamenti si affrontano tematiche come l’aborto, la depressione, il tradimento, i drammi profondi delle strutture familiari contemporanee, che, pur cambiando velocemente, hanno sempre e solo una cosa al centro: la necessità di amare e di essere amati. Con una scrittura e una regia veloce e coinvolgente, sia le indagini che le linee sentimentali si spingono negli abissi profondi dell’animo umano e Don Matteo, con l’immancabile sorriso rassicurante che lo contraddistingue, spinge ancora una volta ciascuno ad amare, a lasciarsi amare e, soprattutto, a perdonare se stessi e gli altri.
Ilaria Giudici
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