Trasmesso da The WB tra il 1998 e il 2003, con ascolti fra i 6,6 milioni medi della prima stagione e i 4 milioni circa delle ultime, Dawson’s Creek è considerato uno dei teen drama più iconici del genere. Ideato da Kevin Williamson, la serie si ispira all’adolescenza dell’autore, cinefilo come il protagonista Dawson Leery (James Van der Beek) e omosessuale dichiarato come il personaggio di Jack McPhee (Kerr Smith).
Dawson’s Creek presenta tutti gli elementi principali del teen drama classico: un gruppo di amici adolescenti, gli intrecci amorosi, il sesso, la scuola, le ambizioni, il rapporto ambivalente con gli adulti, spesso assenti, oppure in crisi e incapaci, di conseguenza, di offrire modelli autorevoli.
La storia è ambientata sullo sfondo dell’immaginaria cittadina di Capeside, nel Massachusetts, dove si consumano i tormenti esistenziali e amorosi di quattro liceali: Dawson e Pacey, amici da sempre, ma presto divisi dall’amore per la stessa ragazza, Joey, e la bella e provocante Jen (a loro si aggiungeranno, nel corso delle stagioni, anche Jack e Andie, fratello e sorella). Il fulcro narrativo principale di Dawson’s Creek è proprio il triangolo amoroso tra Dawson, Joey e Pacey, che ha portato i fan della serie a dividersi tra due opposte fazioni: i sostenitori della coppia Joey-Dawson e quelli della coppia Joey-Pacey.
Con il progredire delle stagioni (e con l’abbandono da parte di Williamson), le trame si sono incentrate tutte sul farsi e il disfarsi delle coppie, avvicinando la serie al genere della soap opera, che per questo è stata definita teen soap.
Dawson’s Creek non è solo un teen drama, ma anche un meta-racconto, in quanto è ricco di citazioni cinematografiche, letterarie e televisive, ma anche autobiografiche e inerenti al testo stesso. Così come il suo ideatore Kevin Williamson, anche Dawson sogna di fare il regista cinematografico (come Williamson, gira proprio degli horror) salvo poi finire per produrre un teen drama basato sulla propria adolescenza (The Creek).
L’idea di far diventare Dawson il produttore/autore di un teen drama conferma l’intento della serie di proporsi come una riflessione sul genere stesso, che altro non è che la messa in scena di un gruppo di ragazzi descritti e filtrati sempre attraverso gli occhi degli adulti. Non è un caso che i personaggi siano vestiti come negli anni ’80 (epoca in cui l’ideatore Williamson era adolescente) e non con la moda tipica degli anni ’90 (quando cioè è ambientata la storia). La serie, insomma, è intrisa di un certo mood nostalgico per un periodo e un tempo che non tornerà più.
Come nella maggior parte dei teen drama, anche in Dawson’s Creek l’accento è sui rapporti amorosi e, in particolare, sull’ossessione del sesso per gli adolescenti. Mentre le prime stagioni sono incentrate sulla fretta “della prima volta” e del farlo “con la persona giusta” (anche se Pacey perde la verginità, da minorenne, con la sua insegnante di letteratura!), a mano a mano che i protagonisti crescono, le relazioni si fanno via via più frenetiche e superficiali. L’idea che ne emerge è di una sessualità un po’ egoista ed edonistica, che si scontra con il bisogno di amore, dichiarato e sbandierato dai diversi personaggi, che rincorrono, ognuno a modo proprio, “il vero amore”.
Dawson e Joey si dichiarano più volte anime gemelle, ma la loro relazione sembra essere perfetta solo quando rimane nei confini dell’amicizia. Allo stesso tempo, l’amicizia è complicata dai sentimenti d’amore che sono affiorati nel tempo, generando così un cortocircuito emotivo che li imprigiona. Entrambi non riescono a perdonarsi che l’altro non sia la persona ideale che hanno in testa. È per questo che, finché il loro rapporto rimane platonico funziona, ma ai primi ostacoli come coppia crollano. Inoltre, vi è un certo irrigidimento da parte di Joey nel rimarcare la differenza sessuale come obiezione al loro rapporto amicale, concepito, a torto, come esclusivo e quindi possessivo. Joey e Pacey, invece, essendo profondamente diversi, si vedono come persone distinte e per questo riescono a stare insieme. Pacey, più concreto di Dawson e forse meno incentrato su di sé, rappresenta il mondo reale e viene scelto quindi da Joey come “compagno di vita”. In realtà, neanche il rapporto con Pacey è perfetto, ma è proprio questo il punto: crescere, maturare, significa accettare di non essere perfetti e che neanche gli altri lo siano e impegnarsi a fondo nelle relazioni umane, con il desiderio di costruire rapporti solidi che non crollino ai primi ostacoli.
Eleonora Fornasari
Temi di discussione: