Come uccidono le brave ragazze


Qualità generale:
Qualità educativa:


IDEATORE: Holly Jackson
INTERPRETI: Emma Myers, Zain Iqbal, Asha Banks, Mathew Baynton, Yasmin Al-Khudhairi, Carla Woodcock, Henry Ashton
SCENEGGIATURA: Poppy Cogan, Zia Ahmed, Ajoke Ibironke, Ruby Thomas
PRODUZIONE: BBC, Moonage Pictures
ANNO DI USCITA: 2024
STAGIONI: 1 (6x45')
PRIMA MESSA IN ONDA: BBC iPlayer
DOVE SI PUÒ VEDERE ORA: Netflix
GENERE: dramma adolescenziale, thriller

Età cui è rivolta la serie (secondo noi): >14
Presenza di scene sensibili: riferimenti a scene di violenza sessuale e omicidio, uso di sostanze stupefacenti e droghe, alcol, suicidio, aggressioni, rapimenti e sequestri di adolescenti.

Tratta dal romanzo di Holly Jackson, primo di una trilogia di successo che ha spopolato tra adolescenti e giovani adulti attraverso il fenomeno dei booktok, Come uccidono le brave ragazze è una miniserie in 6 puntate diretta da Dolly Wells con Tom Vaughan e disponibile su Netflix. Ambientata in una pittoresca immaginaria cittadina inglese dove tutti si conoscono e convivono serenamente, la serie è uno young adult mystery, un giallo per giovani adulti, che, nel carattere della protagonista  e nelle atmosfere famigliari e minacciose della cittadina, ricorda un po’ Veronica Mars e un po’ Twin Peaks, ma che rimanda senza dubbio anche alla prima stagione del podcast Serial, dove la giornalista americana Sarah Koenig indaga su un caso di omicidio pieno di falle.
Il centro della narrazione risiede difatti nell’indagine della studentessa Pip Fitz-Amobi (Emma Myers, nota soprattutto per il ruolo di Enid Sinclair nella serie televisiva Mercoledì), adolescente al suo ultimo anno di liceo che sceglie di dedicare il suo EPQ (un saggio fondamentale per l’ingresso in prestigiose università) a Andie Bell, “brava ragazza” scomparsa 5 anni prima, gettando nuova luce su un caso da tempo archiviato. Il corpo di Andy non è mai stato ritrovato, ma la colpa dell’omicidio è subito ricaduta sul fidanzato di origine indiane Sal, morto suicida dopo aver confessato.
Attraverso una narrazione rivolta soprattutto al pubblico giovanile, sempre attratto da storie dove gli elementi tipici del genere teen – la scuola, l’amicizia, i sentimenti – si mescolano con quelli del genere mistery, la prima stagione si sviluppa tutta intorno a questo mistero con la protagonista alle prese con la contrarietà di alcuni cittadini, le preoccupazioni dei famigliari, i consigli degli amici e persino le misteriose minacce di uno sconosciuto che la invita a fermarsi. Spinta da un personale senso di colpa e da un profondo idealismo di fondo, Pip continua a curiosare sulla vicenda che ha sconvolto l’armoniosa tranquillità provinciale di Little Kilton in cerca della verità, supportata anche da Ravi, il fratello di Sal, che spera invece di poter riabilitare il nome del fratello e quello della sua famiglia.

 

 

Approfondimento 

 

Il primo consiglio utile per approcciarsi a Come uccidono le brave ragazze è quello di sospendere il giudizio per abbandonarsi alla visione di un giallo senza troppe pretese con protagonista un’adolescente caparbia in grado di arrivare là dove la polizia ha fallito.
Pip Fitz-Amobi, seria e ligia al dovere, ha una madre e un patrigno amorevoli, è circondata da buoni amici, vive in un paesino idilliaco, è una brillante studentessa e sogna di frequentare Cambridge.
La sua curiosità nei confronti della scomparsa di Andy riapre ben presto ferite non ancora cicatrizzate e suscita il disappunto di diversi residenti. In molti le chiedono, in maniera anche diretta, per quali ragioni debba mettere il becco in una vicenda di cui non si vuole più parlare. Ma Pip, tenace e anche un po’ narcisista, non si lascia demoralizzare e persegue i suoi obiettivi, cacciandosi nei guai e seguendo piste spesso pericolose, incurante delle conseguenze.

 

Cosa si cela dietro la maschera

L’indagine porta alla luce dettagli sempre più inquietanti, rivelando la vera natura che si cela dietro le maschere di adolescenti e adulti molto negativi – amici inaffidabili, modelli di riferimento inadeguati, poliziotti manipolatori e brave ragazze con segreti inconfessabili – generando nella protagonista l’amara consapevolezza che anche le persone più insospettabili nascondono spesso lati oscuri. Pip, inizialmente così critica e diretta, si ritrova impreparata a gestire le forti emozioni causate dalle sue scoperte, soprattutto quando queste rischiano di arrecare dolore nelle persone a lei molto care, come nel caso della migliore amica Cara.
L’iniziale esercizio di stile si trasforma presto in un coming of age, un percorso di maturazione che suscita in lei una maggiore consapevolezza sul mondo che la circonda, fatto di legami famigliari, amicizie, primi amori, continui misteri e colpi di scena sufficienti a dare spessore a personaggi e storie. L’ipotesi per cui “i buoni non commettono omicidi” inizia presto a scricchiolare, soprattutto di fronte a verità sempre più sconcertanti. Pip realizza ben presto che tutti nascondono qualcosa e ogni gesto, omissione, bugia ha contribuito a incrementare la tragedia.

 

Qual è il confine tra giusto e sbagliato

Seppur sprovvista di quello spessore narrativo e di quella tensione emotiva che avrebbe potuto renderla memorabile, questa storia dal sapore fortemente britannico procede spedita verso il finale, forse in maniera troppo frettolosa, con il chiaro intento di intrattenere, ma presenta diversi spunti di riflessione: il tema universale del bene e del male, le conseguenze delle scelte, le debolezze e i limiti di un’umanità controversa e perbenista controbilanciati da valori solidi come quelli di una famiglia presente, amici veri e amori puliti, una scelta non così scontata in un prodotto per ragazzi. I percorsi di tutti i personaggi si intrecciano e si legano a tematiche come la discriminazione razziale e sociale, l’esigenza di controllo e possesso, i sentimenti, l’abuso di alcool e droghe e la violenza sessuale. Tutti temi che la serie dissemina attraverso una narrazione moderatamente ben costruita senza tuttavia farne mai un eccessivo elemento di sconcerto. E anche questo non è poi così scontato.

Marianna Ninni

Temi di discussione:

  • La ricerca di verità e il senso della giustizia;
  • Le discriminazioni sociali e razziali;
  • La determinazione nel perseguire un obiettivo senza lasciarsi intimorire dalle minacce;
  • L’importanza di una famiglia solida e presente;
  • L’amore che va oltre le apparenze;
  • Le gravi conseguenze che le nostre scelte possono causare nella vita di altri;
  • Il rimorso e il senso di colpa causato dalle scelte sbagliate;
  • L’importanza dell’amicizia che resiste anche di fronte a scoperte inimmaginabili che fanno male.