CONSIGLIATO DA ORIENTASERIE
Cinque ragazzi dalla fervida immaginazione, dalla solida amicizia e dalla comune passione per “Uonderboi”, misterioso eroe che si aggira tra i sotterranei della città di Napoli e ricorda la figura popolare del “Munaciello”, sono i protagonisti di Underbois – Il tesoro segreto di Napoli. Coming of age in sei episodi, disponibile su Disney Plus, la serie ideata da Barbara Petronio e Gabriele Galli e diretta da Andrea De Sica e Giorgio Romano, è un prodotto a misura di preadolescente dove tradizione e modernità convivono in equilibrio all’interno di una narrazione che nel look, nella vicenda e nell’ambientazione di fondo richiama immediatamente alla mente alcuni classici degli anni ’80. Cresciuti nel quartiere popolare dei “vasci”, i cinque amici sono prossimi a dirsi addio a causa de “la Vecchia”, proprietaria degli appartamenti dove risiedono, intenzionata a vendere tutto in cambio di una misteriosa statuetta di Maradona. Quando questa viene rubata proprio dal Munaciello, gli “uonderbois” si mettono sulle sue tracce per recuperare il tesoro e utilizzarlo come merce di scambio. Inizia così una suggestiva avventura dal sapore vintage che prende vita nei sotterranei di Napoli, alle prese con misteri, magie, laboratori e leggende alchemiche, tradizioni e antichi segreti di una città iconica, dove ogni enigma e sfida contribuisce a rafforzare l’amicizia e a far riscoprire il valore di relazioni autentiche e profonde. A sorprendere piacevolmente non è tanto il racconto in sé quanto lo spirito di sacrificio e quel senso di comunità proprio di un gruppo di ragazzini e giovani adulti coraggiosi e di buon cuore. Nota di merito anche al cast, dove un gruppo di giovanissimi attori affianca con sicurezza una Serena Rossi irriconoscibile nei panni di una moderna Crudelia DeMon e Massimiliano Caiazzo, noto in tv soprattutto per il personaggio di Carmine di Salvo di Mare Fuori, ma qui perfettamente a suo agio nel ruolo dell’amabile “Munaciello”.
Avventura dai modelli di riferimento immediati – primo fra tutti I Goonies – Uonderbois è un esempio di narrazione per ragazzi dalle intenzioni interessanti e in grado di attirare un pubblico trasversale. La vicenda si fonda su uno spunto semplicissimo che richiama in maniera evidente la trama del noto film di Richard Donner: un gruppo di amici, un tesoro nascosto, un viaggio tra i sotterranei di una città alchemica e magica, che ha poco di spirituale, una missione da portare a termine con l’obiettivo di salvare un tesoro molto più prezioso di quello ricercato. Armati di coraggio, utili strumenti e buon senso, i cinque “uonderbois” esploreranno stanze segrete, affrontando trappole insidiose, creature mostruose e luoghi maledetti dove, attraverso antichi rituali, magici elisir, credenze e tradizioni popolari, supereranno ostacoli e affronteranno personali timori. Ad aiutarli in questo percorso ci saranno anche Antonia, sorella maggiore di uno dei ragazzi, e il misterioso eroe, noto come “il Munaciello”.
La regia, attraverso il contrasto tra le atmosfere dark e gli spazi bui e chiusi dei sotterranei e quelli ariosi e solari, sfrutta le potenzialità del mezzo per mostrare le bellezze e le contraddizioni della complessa città napoletana, enfatizzando, mediante il ricorso agli effetti speciali, l’universo di credenze e leggende e l’elemento magico del racconto. Il legame tra passato e modernità convive anche attraverso la scelta della colonna sonora, dove ai tradizionali brani del cantautore Nino D’Angelo – che nella serie interpreta se stesso – si alternano i pezzi di alcuni cantanti odierni, tra cui Geolier. La narrazione, semplice e programmatica, mixa i riferimenti drammatici tipici della cultura americana e del racconto di formazione ai miti della tradizione partenopea, ricercando una sua autenticità e personale identità.
Dietro la leggerezza di una storia dall’evidente citazionismo, che per molti saprà di già visto, si riconosce il desiderio di valorizzare gli aspetti più avventurosi del racconto con un prodotto contrassegnato da elementi e valori positivi. In primo luogo, proprio come nel caso dei protagonisti de I Goonies, il tesoro tanto agognato serve a salvaguardare l’amicizia e salvare le case dove i ragazzi sono nati e cresciuti. In secondo luogo, la realtà esplorata, inizialmente viziata da ben altri miti, si carica pian piano di valori fondamentali quali il coraggio di lottare per le cose che contano, il valore della comunità, l’affettività, la riscoperta di relazioni famigliari autentiche, l’accettazione di dolore e paura. Ad aprire gli occhi, difatti, non sono solo i ragazzi, ma anche gli adulti stessi che, seppur preoccupati e intenzionati a ricongiungersi con i propri figli, appaiono inizialmente troppo distratti e concentrati su altre questioni. Il risultato è un viaggio delicato dove si racconta la scoperta di sé, degli altri, degli affetti e della famiglia. È questo è il solo tesoro di cui valga davvero la pena prendersi cura.
Marianna Ninni
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