Asia è una ragazza impegnata politicamente all’interno della scuola, è fidanzata con Ben che sta trascorrendo un anno all’estero e attraversa le difficoltà tipiche di un rapporto a distanza. Grazie alla sua attività scolastica conosce Giulio, che sembra avere dell’interesse per lei. È una ragazza molto insicura e fragile, con l’ossessione per la linea e l’attività fisica, che nel tempo si dimostrerà sintomo di disturbi alimentari. Skam 6 affronta un tema drammatico e molto attuale vissuto, come da tradizione, dal punto di vista degli adolescenti, mantenendo il tono greve e a tratti superficiale delle stagioni precedenti.
Anche qui Skam mette in scena il desiderio degli adolescenti di essere guardati, riconosciuti e, allo stesso tempo, la loro grande fragilità. Asia desidererebbe avere un dialogo più aperto e sincero con i genitori, che invece sono troppo concentrati sui successi sportivi della sorella e non si accorgono dei suoi disagi esistenziali. Vorrebbe anche affermarsi in ambito scolastico, ma il suo impegno nelle liste elettorali sembra non portare mai alcun risultato. Il fidanzato “a distanza” le risponde con semplici emoticon, e qui si rende evidente come una comunicazione non verbale sia terribilmente limitata per il bisogno affettivo di un adolescente, come di fatto per quello di qualunque essere umano. Nemmeno gli amici storici sembrano rendersi conto del suo disagio, o forse è lei a nascondere bene la sua solitudine esistenziale. Eppure il positivo sempre emerge dalla realtà, e lo sguardo di un ragazzo ferito quanto lei sembra essere la chiave per rimanere attaccata alla vita.
Asia non si sente a posto con il proprio aspetto esteriore, che sempre di più assume le sembianze della sua interiorità tormentata. Pur essendo magrissima non si accetta, il nervosismo la porta a mangiare e subito a fare sport, o addirittura a vomitare per non assumere le calorie ingerite. I sintomi dei disturbi alimentari sono sempre più evidenti, fino a ché un’amica che ci è già passata arriva a tenderle una mano.
Il tema del corpo ritorna anche nella linea di Elia, che talvolta continua a sentirsi a disagio con Viola per le dimensioni dei suoi genitali, e fa emergere (pur con questo esempio estremo) come gli adolescenti si sentano inadeguati nei confronti dei pari, per l’aspetto fisico o psicologico.
Alla fine la risposta arriva sempre dai ragazzi. Ci si chiede dove possano trovare certi valori visto che gli adulti sono il più delle volte assenti o inadeguati (se non figure esplicitamente negative).
Qui infatti ritorna la debolezza di una serie in cui sono gli stessi ragazzi a farsi delle domande e a darsi delle risposte che non vanno oltre l’abbraccio di conforto o la condivisione dei propri disagi. Per fortuna qui gli adulti si accorgono della grave situazione di Asia prima che sia troppo tardi e quindi l’esito si prospetta in qualche modo positivo.
Certamente il tema dei disturbi alimentari ha una valenza educativa importante, e questo è il punto di forza della stagione. Rimane un po’ deprimente la visione di un contesto giovanile incastrato in ideali del passato deludenti o proiettato verso affetti a breve termine, vissuti in un’ottica consolatoria e di consumo dell’altro.
Ilaria Giudici
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