Nudes


Qualità generale:
Qualità educativa:


IDEATORE: adattamento da un format norvegese
INTERPRETI: Fotinì Peluso, Nicolas Maupas, Anna Agio
SCENEGGIATURA: Emanuela Canonico, altri
PRODUZIONE: BiM Produzione
ANNO DI USCITA: 2021
STAGIONI: 1 (10x22’)
PRIMA MESSA IN ONDA: RaiPlay
DOVE SI PUÒ VEDERE ORA: RaiPlay, DisneyPlus
GENERE: drammatico

Età cui è rivolta la serie (secondo noi): >16
Presenza di scene sensibili: un paio di scene a contenuto sessuale, qualche parola volgare

CONSIGLIATA DA ORIENTASERIE

Adattamento dell’omonimo format norvegese, Nudes è una serie antologica che affronta il tema del “revenge porn”, vale a dire della diffusione in rete di immagini e filmini privati a scopo di vendetta o ripicca. La serie è composta da tre diverse storie indipendenti e il punto di vista è quello di un gruppo di adolescenti bolognesi.
Protagonista delle prime quattro puntate è Vittorio, un diciottenne popolare e brillante, che si ritrova all’improvviso a dover fare i conti con le conseguenze di un’azione sconsiderata e superficiale: durante una festa ha diffuso in rete, anche se solo per una manciata di secondi, il video privato di una ragazza.
Con le successive tre puntate, invece, l’attenzione si sposta su una vittima di revenge porn, Sofia, che, dopo aver avuto un rapporto sessuale con un ragazzo di cui si era invaghita, scopre che qualcuno ha realizzato un filmino e lo ha fatto circolare in rete.
Le ultime tre puntate, infine, sono dedicate ad Ada, quattordicenne ingenua e un po’ goffa, che, esclusa dalle compagne di classe e desiderosa di sentirsi più grande e di farsi notare dai ragazzi, condivide delle foto private su un’app di incontri, finendo ostaggio dei ricatti e delle manipolazioni di uno sconosciuto.

Per un approfondimento ulteriore sulla serie, guarda il video dell’intervista alla sua head writer, Emanuela Canonico (link qui).

 

 

Approfondimento

L’aspetto più interessante di Nudes è senza dubbio quello di affrontare il tema attuale e scottante del revenge porn senza limitare il punto di vista soltanto a coloro la cui privacy e intimità viene violata, ma estendendolo anche a chi di tale violazione è l’autore.

La vendetta di chi ci è più vicino

Uno degli aspetti più inquietanti e dolorosi di queste vicende è che, spesso, a diffondere in rete foto e filmini, non sono sconosciuti, ma persone vicine alla vittima (amici, fidanzati, ex), che hanno più facilmente accesso a quel materiale e che scelgono di condividerlo spinti da motivi diversi: la gelosia, il rancore, l’invidia, l’odio per una relazione finita o mai iniziata. Come ha evidenziato bene la direttrice di RaiPlay Elena Capparelli, infatti, “quello che emerge nel racconto è che c’è bisogno non solo di un’alfabetizzazione digitale, ma anche di un’alfabetizzazione emotiva. Oltre alle competenze tecnologiche, per le nuove generazioni è necessario sviluppare le competenze emotive per muoversi nel mondo digitale. Significa anche sapere riconoscere e imparare a gestire rabbia e altre emozioni che possono far travalicare i confini”. Evitando toni didascalici o moraleggianti, Nudes ha il pregio di mostrare ai ragazzi (e ai loro genitori) come, sempre più di frequente, il pericolo si annidi nelle persone e nelle situazioni più insospettabili (una festa tra amici, lo spazio privato della propria cameretta…). Per questo motivo – e per la delicatezza sincera con cui viene trattato il tema – la serie si presta particolarmente a essere vista e discussa in contesti educativi (come scuole e oratori).

Le conseguenze pratiche ed emotive del revenge porn

In un mondo in cui le notizie e le immagini hanno una capacità di circolazione amplissima e praticamente istantanea, in cui i confini tra pubblico e privato sono sempre più labili e in cui i ragazzi sono abituati a vivere con il cellulare in mano, è assai probabile che siano proprio loro a finire al centro di uno scandalo di questo tipo. Scandalo di cui Nudes mette al centro tutte le conseguenze, pratiche ed emotive: dalle indagini della polizia al rifiuto di andare a scuola per evitare di diventare lo zimbello di tutti; dalla sensazione di sentirsi sporchi e sbagliati alla vergogna e all’incapacità di parlare con i propri genitori, per timore di sconvolgerli o, peggio ancora, di deluderli. Non è un caso, infatti, che – nonostante le figure adulte presenti nella serie non siano tutte negative come in altri teen drama contemporanei (pensiamo, per esempio, al professore di Ada, figura di riferimento positiva, che in qualche modo sembra compensare l’assenza paterna) – i protagonisti preferiscano confidarsi con gli amici, perché è proprio dal gruppo dei pari che spesso proviene tanto il pericolo e la gogna pubblica, quanto il conforto e la forza per superare la crisi.
Ecco allora che Nudes riesce nel difficile intento di dare una rappresentazione cruda ma onesta dell’adolescenza di oggi: un’età complessa, dove coesistono luci e ombre e in cui si può essere, contemporaneamente, vittime e carnefici.

Cassandra Albani

Temi di discussione:

  • L’attenzione e la consapevolezza della vulnerabilità del proprio corpo, in un’epoca in cui i confini tra pubblico e privato sono sempre più sfumati;
  • La necessità di un’“alfabetizzazione emotiva”: quando le conseguenze di un’azione diventano ingestibili e spaventose;
  • L’importanza di non chiudersi a riccio ma di sapersi confidare e di chiedere aiuto quando necessario.